Raccolgo in questa pagina alcuni accorgimenti per progettare e arredare un bagno senza barriere architettoniche. È un tema che ho dovuto affrontare qualche mese fa per un cliente e, dato che credo possa essere d’interesse anche per altri, sfrutto questo post per condividere qualche informazione. Ci tengo a precisare che non ho assolutamente la pretesa che questo post sia una guida completa al tema.
SANITARI – Innanzitutto nel bagno dev’esserci uno spazio libero di 100 cm, al fine di poter accostare la carrozzella, di fianco al vaso, al bidet e alla doccia. Perché addirittura un metro? La carrozzella è larga solitamente 65 cm, poi si aggiungono 20 cm in più per permettere il passaggio autonomo della persona, ma così si arriva solo a 85: si considera invece 100 cm per consentire il trasferimento della persona tramite l’aiuto di una persona terza (a prevedere questa misura è il DM 236 del 14/06/89). Aggiungo io, presta attenzione a non scegliere un sanitario troppo piccolo: la profondità di vaso e bidet va solitamente dai 50 ai 58 cm, cerca di avvicinarti più al secondo estremo.
ARREDO – Il lavabo deve avere uno spazio minimo frontale di 80 cm e dev’essere in appoggio su una mensola (nulla fa immaginare che non si possa utilizzare anche un lavabo sospeso).
DOCCIA – Il piatto doccia deve essere filo pavimento, mentre il box può essere scorrevole o con apertura a battente (verso l’esterno). Per finire, il miscelatore – della doccia come degli altri sanitari – sarebbe bene fosse termostatico e con una leva per l’apertura.
CONCLUDENDO – Insomma, tutti gli accorgimenti visti solo molto estetici e piuttosto facili da ottenere, spazio consentendo. Tutto talmente facile e bello che potrebbe farti venire voglia di seguire queste indicazioni anche se non hai persone con problemi di mobilità in casa. Non si sa mai che un domani ti possa capitare di ospitare qualcuno che possa beneficiare di questi accorgimenti.
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