Fino al 31 dicembre 2021 sarà possibile usufruire del bonus idrico, che permetterà di richiedere 1000€ per la sostituzione di wc in ceramica e rubinetteria del bagno.
PERCHÉ – L’obiettivo è molto semplice: sprecare meno acqua. Avevo già parlato in questo post dell’European Water Label, etichetta europea simile a quella dei consumi elettrici, che dà un voto alle prestazioni idriche dei singoli sanitari. L’anno scorso c’era già stata una proposta (ben più rigida di questa) di introdurre nella Legge di Bilancio un bonus per chi sceglie wc e rubinetteria a risparmio idrico, ma poi non era stata approvata. Uno studio commissionato da Confindustria Ceramica al CRESME (2013) evidenzia come il 30% dei consumi medi giornalieri di un cittadino italiano sono dovuti all’uso del wc. Ognuno di noi consuma 250 litri al giorno, il che significa che usiamo 75 litri al giorno – SETTANTACINQUE – per usare il wc.
A COSA SONO DOVUTI GLI SPRECHI – I sanitari presenti nelle nostre case – e le relative cassette a incasso – risultano spesso vecchi. Si stima che oltre la metà dei sanitari presenti in Italia siano stati posati prima del 1990, quando si utilizzavano 12-15 litri d’acqua per ogni tirata di sciacquone. Se si riuscisse a sostituire questi vasi con nuovi modelli aventi scarico massimo pari a 6 litri si avrebbe un risparmio di 2,9 milioni di tonnellate di CO2 (per minore uso di energia elettrica per l’approvvigionamento e la distribuzione d’acqua), di 414 milioni di metri cubi all’anno e, perché no, sarebbe interessante anche il risparmio di 665 milioni di euro per le famiglie italiane.
QUANTO CONSUMANO DAVVERO I SANITARI – Il nodo cruciale degli sprechi, come avrai capito, sono i sanitari più che la rubinetteria. Il wc scaricava in passato – come abbiamo visto – più di 10 litri. E se nell’ultimo ventennio lo standard è stato di avere cassette a incasso con scarico di 9 – 4 litri (a seconda del pulsante che si preme), grazie all’etichetta di consumo idrico negli ultimi anni l’evoluzione è stata molto importante. Ormai tutti i modelli più validi di wc in ceramica sanitari prodotti in Italia consumano dai 3 litri ai 3,5 litri di acqua; modelli più economici si assestano solitamente intorno ai 4,5 litri. Per questo penso si sarebbe potuto fare di meglio, si sarebbe potuto scrivere un emendamento più rigido che ci obbligasse a portarci già un po’ più avanti e non a limitarci a 6 litri di scarico (che non vedo più ormai da anni e anni). Però è anche vero che sarà il mercato stesso ad aiutarci in questo, più che l’emendamento, vista la forte presenza di sanitari a consumo sempre più ridotto.
BONUS WC E RUBINETTERIA – Il bonus idrico 2021 spetterà quindi per l’acquisto di sanitari, il cui wc ha un consumo massimo di 6 litri d’acqua. Il bonus spetterà anche ai rubinetti con un flusso massimo di 6 litri d’acqua al minuto e ai soffioni (e colonne doccia) con un flusso massimo di 9 litri d’acqua al minuto. Si potranno recuperare anche i costi dell’idraulico per l’installazione di questi prodotti. Il testo della legge di bilancio lo puoi leggere nel paragrafo qui sotto. Ora non c’è che da aspettare le norme attuative per capire nel dettaglio come si potranno recuperare i 1000€ per questi i lavori.
LEGGE DI BILANCIO 2021: BONUS IDRICO PER WC E RUBINETTI – Il testo del DDL 2054/2020 che prevede l’introduzione del bonus idrico per wc e rubinetti è quello riportato qui sotto:
“61. Al fine di perseguire il risparmio di risorse idriche, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, un fondo denominato « Fondo per il risparmio di risorse idriche », con una dotazione pari a 20 milioni di euro per l’anno 2021 per le finalità di cui al comma 62.
62. Alle persone fisiche residenti in Italia è riconosciuto, nel limite di spesa di cui al comma 61 e fino ad esaurimento delle risorse, un bonus idrico pari ad euro 1.000 per ciascun beneficiario da utilizzare, entro il 31 dicembre 2021, per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.
63. Il bonus idrico di cui al comma 62 è riconosciuto con riferimento alle spese sostenute per:
a) la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
b) la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
64. Il bonus idrico di cui al comma 62 non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente.
65. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sono definiti le modalità e i termini per l’ottenimento e l’e- rogazione del beneficio di cui ai commi da 61 a 64, anche ai fini del rispetto del limite di spesa.”
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