Cersaie: tutte le novità che vedremo nel 2016

Al Cersaie di Bologna di questa settimana sono state presentate le ultime novità in termini di piastrelle.

QUALI EFFETTI? – Sono quattro gli effetti che sono andati per la maggiore e che quindi avranno grande successo nel 2016: l’effetto corten, l’effetto resina, l’effetto marmo e l’effetto tappezzeria.

L’effetto corten assomiglia a della ruggine. Può essere una piastrella che dà l’impressione di una maggiore o minore profondità, e in quasi tutti i casi è stata declinata anche in altre colorazioni (grigio in primis). Si abbina molto bene a uno stile post industriale, che andrà sicuramente molto forte nei prossimi anni. In questa direzione le prime aziende ad essersi mosse in tale direzione sono la Fondovalle con la collezione Metalgloss e la Refin con la collezione District, presenti ormai da anni sul mercato e in questa settimana emulate da buona parte delle altre aziende.
Dell’effetto resina ne avevamo già parlato in un post precedente. Sono piastrelle con superfici molto morbide, che richiamano – appunto – i risultati che si possono ottenere solitamente con la resina vera e propria. Quali vantaggi, allora, nel scegliere la piastrella? La funzionalità (non si opacizza, non crepa, come accade spesso alla resina) e la sicurezza (la resina viene abitualmente creata utilizzando dei solventi cancerogeni: leggi questo post). In questo caso i precursori sono stati Castelvetro con la collezione Downtown e la Fap con la collezione Frame, nata appena qualche mese fa. Di molto interessante, al Cersaie, è stata mostrata una nuova collezione prodotta da Ariostea su formati grandi (100×300 cm), con favolosi risultati.
L’effetto marmo, che negli ultimi anni era stato un po’ abbandonato da buona parte delle aziende, è stato riproposto da quasi tutti, trainato dal mercato estero. In tal senso la collezione più importante l’ha presentata Fap, si chiama Roma, ed è molto completa: contiene diversi formati e forme, sia da pavimento sia da rivestimento, disponibile anche con una superficie lucida antichizzata molto particolare.
La quarta soluzione di successo – l’effetto tappezzeria – ha visto come precursore Abk, che aveva già lanciato tempo fa la collezione Do Up, in cui diverse piastrelle diventano un’unica stampa con cui poter fare la testata di un letto in camera, o con cui rivestire una parete del soggiorno. Interessante l’interpretazione data dall’Imola, con un effetto legno diventato il rivestimento di una camera da letto.

QUALI FORMATI? – L’evoluzione iniziata un anno fa sta proseguendo a grande ritmo: si andrà su formati sempre più grandi. Lo standard è sempre più orientato al 120×60 cm, mentre i formati grandi restano il 120×120 (presentato quest’anno da diverse aziende in aggiunta a Fondovalle, Nuovo Corso e Ariostea che tanto ci avevano già creduto un anno fa) e il 120×240, declinato nel formato 100×300 nel caso di Ariostea. Eccezionale la collezione Komi di Fondovalle, che porta l’effetto legno sui formati 24×240 e 40×240.

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