Il lockdown forzato della scorsa primavera e quello un po’ più soft di questo mese ci hanno costretti a ripensare a come siamo abituati a vivere la casa. In un’epoca in cui i ritmi sono frenetici e le nostre abitudini ci portavano spesso a passare poco tempo in casa, ci siamo ritrovati all’improvviso chiusi tra le mura domestiche, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Diversi architetti si sono espressi su questo argomento in questi sei mesi e l’Ikea Life at Home Report 2020 uscito pochi giorni fa non ha fatto altro che sottolineare questi concetti. In questo post scrivo i miei pensieri a riguardo.
1. L’ingresso, questa zona sconosciuta.
Lo abbiamo snobbato tutti, da anni. L’ingresso ha avuto sempre meno attenzioni, fino a sparire in favore di qualche metro quadrato in più per il soggiorno. Apri la porta d’ingresso e… sei in soggiorno. Ma questo periodo ci ha fatto capire quanto sia importante avere un’area più funzionale all’ingresso, in cui decontaminarsi, in cui potersi cambiare, in cui poter avere addirittura un lavabo per lavarsi le mani prima di vivere la casa (ebbene sì, in tanti credono nel ritorno del lavabo all’ingresso!).
2. Lo studio, una stanza che non mancherà più a nessuno.
Questa è una stanza che ha assunto un’importanza notevole in questi mesi. Le forme di lavoro da casa per gli adulti e la didattica a distanza per i più giovani ci stanno insegnando che lo studio è una stanza tutt’altro che inutile. Impareremo a integrarla in altri ambienti quando i metri quadrati non sono abbondanti: anzi, è proprio questa la prossima novità di cui voglio parlarti nel punto 3.
3. Stanze multi uso, layout fluidi.
Sono un fan della serie tv Boris, e Stanis direbbe che questo punto “è molto americano”. Ricorda un po’ l’idea dei loft che in Italia tocca giusto un minimo le metropoli, ma che culturalmente conosciamo veramente poco. L’idea è però che in futuro potremmo non avere più piantine tanto “rigide” in cui ogni rettangolo è una stanza dedicata a una particolare funzionalità. Negli ultimi anni abbiamo scoperto gli open space, mettendo insieme soggiorno e cucina, ma ci si potrebbe spingere ben oltre, tenendo solo il bagno isolato dagli altri ambienti. C’è chi è pronto a scommettere che sarà questa la vera novità dell’interior design: io personalmente credo che sia troppo distante dal nostro background culturale, ma sarò entusiasta di poter scoprire se mi sono sbagliato.
4. Bagno, caro bagno.
Aumenta sempre più la centralità del ruolo del bagno nell’ambiente casa. Ha un impiego sempre più ampio per dedicare tempo a se stessi e per rilassarsi. Abbandonata la visione novecentesca, il bagno è il luogo ideale in cui vivere percorsi di benessere inserendo elementi come cromoterapia, cascate, saune e hammam.
5. Superfici facilmente lavabili (e igienizzabili).
Questo è uno dei punti più tangibili, che già a distanza di poche settimane mi venivano richiesti dai committenti. Le superfici devono essere facilmente lavabili e igienizzabili: che siano pavimenti, rivestimenti, maniglie o mobili, tutti abbiamo oggi l’esigenza di poter lavare con estrema semplicità i materiali che scegliamo per la casa. In quest’ottica torneranno a salire anche le altezze dei rivestimenti del bagno: benissimo ceramica e resina come materiali, saranno le protagoniste dei prossimi anni.
6. Man cave, non solo nelle trasmissioni televisive.
Alla base di questo punto ovviamente ci sono i metri quadrati: non si possono immaginare stanze dedicate agli hobby se le metrature non sono abbondanti. Ma l’idea di avere una stanza dedicata alle proprie passioni, siano esse uno sport, un biliardo o un calcio balilla, ci hanno stuzzicati tutti in questi mesi. Le trasmissioni americane in cui si vedono quelle meravigliose “man cave” ci hanno fatto venire voglia di rispolverare con orgoglio le tavernette abbellendole e dedicandole completamente allo svago. Il consiglio è solo uno: divertiti ad arredare la tua stanza degli hobby!
7. Non solo interni: anche il giardino e il verde hanno importanza
La differenza tra chi ha il verde e chi no si è notata non poco durante il lockdown. E allora anche i giardini saranno sicuramente oggetto di maggiori attenzioni in futuro. Non che qualcuno possa mai aver disdegnato l’idea di avere del verde fuori da casa, ma allontanarsi di qualche chilometro dal centro della città per avere più spazi per sé, per la propria famiglia e – perché no – per i propri animali è sicuramente qualcosa che potrà interessare ancora un po’ di più da oggi.
Anche tu senti alcune delle esigenze di cui ho parlato oppure credi che cambierà poco dopo questi lockdown? Dillo commentando questo articolo!
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