Ti devo svelare un segreto: non mi sono mai piaciuti i davanzali in pietra. Dalle mie parti va molto la pietra di luserna, ma che sia una pietra o un’altra, trovo che l’impatto sia troppo rustico per le ambientazioni che si cercano di ottenere nella maggior parte dei lavori.
COSA RICERCARE – L’obiettivo secondo me dovrebbe essere integrare il davanzale il più possibile con il resto dell’ambientazione, cercando di farlo “sparire” visivamente (o, al contrario, evidenziarlo). Per soluzioni minimaliste che giocano su scale di grigi, l’idea potrebbe essere di avere un davanzale in tinta unita che richiama il colore delle pareti o dei serramenti; in alternativa, per soluzioni industrial, si potrebbe pensare a davanzali metallizzati o con tinte simili al corten
QUALI MATERIALI – Partendo da questo desiderio, bisogna accantonare la classica associazione davanzale-pietra a cui siamo abituati. Le soluzioni per realizzare davanzali moderni possono essere essenzialmente tre: resina, profilati in legno/alluminio/pvc, gres porcellanato. Vediamo le varie soluzioni insieme, valutando pro e contro.
RESINA – Le soluzioni possono essere due. Nella prima ipotesi si sceglie una resina con cui rivestire la pietra già presente come davanzale (se si sceglie il bianco è bene evitare la resina epossidica, che cambia con facilità il suo colore), puntando su una tinta unita con un effetto spatolato materico. La soluzione migliore potrebbe essere una resina cementizia, resistente e piacevole esteticamente. Su consiglio di Simona di Bagnidalmondo.com ti consiglio di dare un’occhiata anche al Microcemento, molto bello se ti possono piacere soluzioni di questo genere. La seconda soluzione attinente a questa categoria è una lastra di resina acrilica già dello spessore desiderato, che può essere piazzata al posto del classico davanzale di pietra: in questo caso devi prestare attenzione al carico di rottura (la forza necessaria per romperlo), all’effetto “plasticoso” della resina acrilica e alla resistenza alle macchie. Parlando di resina, personalmente resterei sulla prima delle due soluzioni, anche se rimane piuttosto facile da graffiare e i costi non sono molto contenuti, considerando che bisogna chiamare un professionista e il materiale non è certo economico.
ALLUMINIO/LEGNO/PVC – Sono soluzioni adatte soprattutto in caso di ristrutturazione non invasiva: puoi farti fare un pannello di MDF da sovrapporre al davanzale in pietra per poi verniciarlo. Nello stesso modo puoi farti fare anche una lamiera di alluminio verniciata, sempre da sovrapporre al davanzale. Il vantaggio è una soluzione facile da applicare anche in caso di lavori poco invasivi con costi tutto sommati abbastanza contenuti, tuttavia la verniciatura è abbastanza facile da rigare, quindi nel tempo il davanzale non potrà restare bello come quand’era nuovo. Inoltre la resa estetica non sarà certo al pari delle altre di cui ti sto parlando e bisogna anche prestare attenzione alle vernici utilizzate, in quanto se non buone potrebbero portare a un rapido ingiallimento dei colori chiari. Dal punto di vista salutare, in questo caso, bisogna tenere presente che si utilizza vernice e, nel caso del pannello in MDF, ci saranno anche emissioni di formaldeide. Volendo esistono anche dei profilati di PVC da incollare sopra al davanzale, che possono essere una buona soluzione se si vogliono i davanzali bianchi.
GRES PORCELLANATO – Ammetto che all’inizio non ci avevo nemmeno pensato, poi anche questa volta la mia deformazione professionale è emersa. Premessa: abbiamo visto fino ad ora che con materiali plastici o metallici è solo possibile rivestire un davanzale già esistente. Questo perché per sostituire la pietra è necessario un altro materiale robusto, resistente un minimo alla flessione e che non patisca il gelo (quindi escludiamo anche i marmi dalle pietra adatta come davanzale esterno?). E allora perché non usare il gres porcellanato? Per non basare l’analisi solo sulla mia parola, ho voluto fare un confronto tra le caratteristiche della pietra di Luserna e del gres porcellanato prodotto da Lapitec. I dati sulla pietra di luserna li ho presi da questo link e da Wikipedia (questo link) associandola alla macrocategoria delle pietra gneiss: logicamente a seconda della cava si possono ottenere risultati anche molto differenti da quanto scritto. I dati sul gres porcellanato li ho presi dalla scheda tecnica che fornisce Lapitec, ma anche gli altri gres porcellanati – a parità di caratteristiche – non si discostano di molto.
Resistenza alla flessione: Lapitec 53 N/mmq, pietra di luserna circa 20 N/mmq
Porosità (che ci interessa per il gelo): Lapitec 0,1%, pietra di Luserna (associata al gruppo degli gneiss) circa 1%
Conducibilità termica: Lapitec 1,3 W/mK, pietra di Luserna (associata al gruppo degli gneiss) circa 3,5 W/mK (va notato che in media le pietre hanno una prestazione migliore, pari a 2,3 W/mK)
Con queste premesse, mi sono chiesto, perché non valutare il gres porcellanato? Il problema principale è che chi produce piastrelle difficilmente si spinge oltre a 1 / 1,2 cm di spessore, ma per il davanzale serve uno spessore maggiore. Si potrebbe fare riferimento ai 2 cm di spessore, che però vengono sempre prodotti antiscivolo e comunque non su misure particolarmente grandi. L’idea è quindi ricaduto sui produttori di top per cucine in gres porcellanato: appunto Lapitec, come dicevo prima, ma anche altre aziende come per esempio Dekton o Neolith. La prima, rispetto alle altre, ha due vantaggi: produce oltre ai 2 cm di spessore anche il 3 cm (come i davanzali che normalmente utilizziamo in casa) e arriva a misure maggiori rispetto agli altri due (arriva fino a 3,4 m di lunghezza). Vantaggi: prestazioni meccaniche e chimiche migliori (o al massimo al pari) delle varie pietre, possibilità di scegliere la soluzione estetica che più si addice ai propri ambienti, nessuna emissione di sostanze nocive (pensiamo al radon presente anche in grandi quantità in alcune pietre), ottima resistenza nel tempo (non patisce i raggi UV, puoi scegliere anche il bianco puro che resterà sempre così). L’unico aspetto negativo – e scusa se è poco – è il prezzo: rispetto alla pietra di luserna, che è già una delle più care, fare i davanzali in gres porcellanato costerà non meno del doppio. Detto questo, in una ristrutturazione, il costo dei davanzali è marginale rispetto a molte altre spese, quindi potrebbe non essere così determinante il maggior prezzo.
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