Legno: pro e contro di gres porcellanato, parquet, laminato e SPC

Quando dobbiamo pensare al pavimento di casa, spesso finiamo a desiderare il legno: una superficie senza tempo, calda, piacevole, naturale. Se qualche decennio fa quest’idea significava optare per il parquet, al giorno d’oggi esistono varie alternativi di emulazioni del legno con vari altri materiali. Scopriamoli insieme, con tutti i pro e i contro.

PARQUET OLIATO

Partiamo dalla soluzione più naturale che si possa scegliere: il parquet oliato. Si tratta ovviamente di vero legno (l’essenza più diffusa è il rovere) trattato con un olio che ne impregna le fibre, senza creare patine superficiali. VANTAGGI: ha il vantaggio di essere sia visivamente sia chimicamente la soluzione più naturale del legno che si possa scegliere, è facilmente ripristinabile in caso di graffi o di altri danni superficiali. Risulterà di fatto una pavimentazione eterna, che può essere posata flottante o incollata. DIFETTI: la sua manutenzione richiede un po’ d’attenzione e il pavimento risulterà più facilmente esteticamente imperfetto, in quanto è più facile da “segnare” rispetto al parquet verniciato. Si possono utilizzare prodotti per la pulizia che rinvigoriscono l’oliatura, ma in ogni caso una volta all’anno sarà necessario stendere con un panno una mano di olio sul pavimento. Il parquet inoltre richiede un’umidità costante tra il 40 e il 60%.

Parquet collezione “Plance Intere” di Boen

PARQUET VERNICIATO

Il parquet verniciato, a differenza dell’oliato, ha una specie di pellicola superficiale creata dalla verniciatura, che ne aumenta la resistenza e minimizza la manutenzione. Per dire una volgarità, è una via di mezzo tra il parquet oliato e il gres porcellanato. VANTAGGI: necessita di poca manutenzione; il parquet avrà inoltre una buona resistenza alle macchie e le nuove vernici hanno anche una discreta resistenza ai graffi. Il pavimento può essere posato flottante o incollato. DIFETTI: in caso di danni alla parte superficiale il ripristino è molto più complicato rispetto al parquet oliato. Il parquet inoltre richiede un’umidità costante tra il 40 e il 60%.

LAMINATO

È un’emulazione del legno composta da uno strato di HDF (scarti del legno – e/o fibre – compresse ad alta densità) più un foglio superficiale di carta e resina che dà l’estetica desiderata. VANTAGGI: soluzione che può risultare economica, adatta anche al fai da te, che si può posare anche flottante con spessori molto ridotti. SVANTAGGI: ammetto di non essere un grande fan di questo tipo di materiale, tanto da averci scritto anche un post in passato (leggi qui). Il laminato contiene formaldeide, seppur sotto i limiti di cancerogenicità imposti dall’Unione Europea, e patisce l’umidità. Se si graffia lo strato superficiale, sia per questioni estetiche sia funzionali sarà indispensabile cambiare il pezzo di laminato.

Vinilico “Virtuo” di Gerflor

SPC

L’SPC a mio avviso è l’evoluzione del laminato: è un materiale composto da plastica e cariche minerali che abbina alla stessa facilità di posa del laminato (puoi tagliarlo con la taglierina!) un’ottima resistenza all’umidità. VANTAGGI: ha pochi millimetri di spessore e può essere posato flottante. La posa è molto facile ed adatta al fai da te. Esteticamente è molto bello e permette di ottenere una riproduzione del legno molto fedele, con tanto di matericità. Non patisce l’umidità. DIFETTI: l’unica cosa che può patire è il graffio, quindi fai attenzione se abiti al piano terra con magari fuori il cortile con la ghiaia.

GRES PORCELLANATO

È la ceramica più resistente in commercio. Abbina alla resistenza della ceramica l’effetto del legno: nell’ultimo decennio ha vissuto un vero e proprio boom, che l’ha portato a essere uno dei tipi di piastrelle più venduti in assoluto. VANTAGGI: resistenza a graffi e macchie molto elevata, pulizia molto facile. È presente una scelta estetica molto vasta, con riproduzioni di parquet molto fedeli, con tanto di matericità (vedi qui). Questo materiale è un’eccellenza del made in Italy. DIFETTI: ha una trasmittanza termica superiore rispetto ai materiali lignei o plastici che, se col riscaldamento a pavimento può risultare un vantaggio, in altri contesti farà risultare il pavimento più freddo. Il pavimento va inoltre incollato e richiede pertanto uno spessore minimo indispensabile di 8 mm (immaginando una piastrella da 6 mm abbinata a 2 mm di colla), che può crescere però facilmente a 10-12 mm.

Gres porcellanato collezione “Etic” di Atlas

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