A febbraio avevo parlato dell’H40 No Limits, oggetto di una forte diatriba in Spagna, che ha portato Kerakoll a cambiare la certificazione del collante su tutte le confezioni: non più C2TE S1, com’era sempre stata fino a quel momento, ma solo più C2, mettendo a livello d’immagine in evidenza altre caratteristiche di minore interesse/valore (“adesivo gel”). Nonostante questo Sghedoni, AD di Kerakoll, riuscì a gestire la vicenda in modo più che positivo, comunicando direttamente sia con i venditori sia con gli utilizzatori finali: leggi qui il post che scrissi con il riassunto della vicenda.
EUROPEI? OCCASIONE DI PUBBLICITÀ – A distanza di 4 mesi dalla “retrocessione” di H40 No Limits, Kerakoll ha sfornato una campagna pubblicitaria di altissimo profilo non solo per tornare a farsi sentire, ma anche per consolidare la propria posizione sul mercato. L’occasione sono stati gli Europei di calcio: ogni giorno – prima, durante e dopo le partite – sui canali televisivi che trasmettevano le partite è stato mandato più volte in onda uno spot della colla con protagonisti Claudio Bisio e Paolo Cavoli. La campagna è proseguita in radio e sui quotidiani sportivi.
IL MESSAGGIO MANDATO – Nel mio post di cui parlavo prima, un lettore – Gianpaolo – scrisse: “Sulla scheda tecnica sì dice che è un semplice collante c2te (c2, ndr). Ce ne sono tanti… non vedo cosa abbia di particolare per costare 20 euro”. La pubblicità con Bisio è la risposta: Kerakoll sta cercando di posizionare H40 non come un collante come tanti altri, ma come il collante per antonomasia. I magazzini edili possono consigliare altre colle con caratteristiche simili e costi molto inferiori (e con ricarichi loro maggiori). I privati – o i piastrellisti – possono chiedere al rivenditore una colla buona senza però dover spendere tanto. Ma se quella che si cerca è una colla buona perché quello che si vuole fare è un ottimo lavoro, la colla che si può scegliere è una sola: l’H40. “Tipo H40, c’è solo H40“, ripete la pubblicità.
NELLA REALTÀ QUOTIDIANA – Ultimamente mi è capitato un cliente che mi ha raccontato che in un altro negozio di piastrelle in cui si era servito aveva chiesto di avere l’H40 come colla, ma il rivenditore – anziché venderle la colla richiesta – le aveva dato una colla “tipo H40” (testuali parole). Nonostante il cliente insistette, non ebbe successo: il venditore evidentemente non aveva l’H40 e quindi si limitò a venderle un’altra colla, che il cliente si trovò quasi costretto ad utilizzare. Attenzione: non è affatto detto fosse meno buona, ma il cliente aveva sentito parlare dai suoi posatori dell’H40 e voleva l’H40. Questo – insieme a un altro episodio – ha spinto il cliente a cambiare rivenditore per la fornitura successiva di piastrelle. Per questo motivo oggi posso raccontare questa storia. La cosa interessante è che questo cliente e la sua storia sono arrivati durante gli europei di calcio, proprio mentre Kerakoll era nel bel mezzo della sua campagna pubblicitaria. Mentre mi raccontava la sua storia, evidenziava l’analogia del suo caso con la pubblicità, che aveva rafforzato la sua idea: proprio quell’idea su cui Kerakoll sta continuando a lavorare con successo grazie alle sue campagne pubblicitarie, difficili anche solo da immaginare per la maggior parte delle altre aziende nel settore.
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