Negli ultimi anni sono stati sempre più apprezzati i pavimenti in gres porcellanato che ricordano la pietra. Oggi ti presento le cinque collezioni a mio avviso più belle in assoluto sul mercato nel 2016.
Brave di Atlas Concorde
Sicuramente questa è la collezione più importante e completa di questa categoria. Piastrelle materiche che sembrano leggermente bocciardate, cinque diverse colorazioni e altrettanti formati, tra cui il 60×60, il 75×75 e il 75×150. Disponibili nella versione da interno, da esterno o anche per la posa a secco in un camminamento (in quest’ultimo caso, spesse 2 cm). Per il rivestimento del bagno l’effetto pietra è stato scolpito per creare giochi di rilievo (come ci sta abituando tutto il gruppo Atlas, che punta molto sul 3D) dal grande effetto ottico.
La collezione è adatta a qualunque tipo di ambientazione e si presta a un importante gioco di continuità tra gli ambienti, potendo fare con la stessa piastrella pavimenti interni ed esterni, oltre a tutti i rivestimenti.
Muse di Imola
Che ricordi di più un marmo o una pietra, la scelta la lascio a te che stai leggendo. Questa è la collezione di punta presentata da Imola allo scorso Cersaie e l’importanza è sotto agli occhi di tutti: si parte dal formato 60×60 e si arriva al 120×120, passando di mezzo per il 60×120. L’azienda descrive così il suo prodotto: “forte è la commistione estetica tra le istanze tipiche della pietra e le caratteristiche del marmo”. La piastrella è disponibile con una superficie naturale (opaca), patinata (completamente liscia, ma tendenzialmente opaca) e lucida. Completa la collezione un decoro “a macchia aperta”, cioè con venature che si compongono in modo speculare, creando diversi disegni geometrici naturali, come se fossero stati tagliati da un unico blocco di pietra.
7 Stone Lipica di Nuovo Corso
Altra collezione molto importante firmata da Nuovo Corso, azienda giovane e molto attenta alle innovazioni tecnologiche. Lipica si ispira, come ovvio, all’omonima pietra ed è caratterizzata da sfumature delicate e una scarsa stonalizzazione, adattandosi molto bene ad ambienti minimalisti moderni. Anche questa collezione è disponibile nel formato 60×120 e 120×120: in più ci sono anche i formati 30×180 e 60×180 (non è presente il 60×60). Tre colorazioni di grigio a disposizione e la possibilità di scegliere la stessa piastrella (con l’aggiunta dell’antiscivolo) anche per l’esterno.
Renova di Castelvetro
Castelvetro prova a ribadire il successo ottenuto con gli effetti legno spostandosi ora sulla pietra. Renova è molto grezzo, ricco di spaccature evidenti e di contrasti di colori (nonostante la descrizione data dall’azienda, che lo ritiene minimale e con variazioni cromatiche tenui, vedi qui). A mio avviso si adatta bene a un contesto rustico o a case di montagna e la presenza del formato 60×60 (non scontato sugli effetti pietra) non potrà che essere d’aiuto.
Stone Box di Emilceramica
Ispirata alla pietra tau e ad altre 35 differenti pietre, Stone Box è disponibile in quattro colorazioni (due calde, due moderne) e in due versioni: quella Concept è quella di cui abbiamo parlato, con immagini estratte da 36 differenti pietre e marmi; quella Basic, invece, deve la sua grafica esclusivamente alla tau grigia. Il formato rettangolare (30×60, 15×90, 45×90) e una forte variazione grafica a mio avviso lo rende un prodotto di nicchia in Italia, mentre può essere sicuramente molto apprezzato anche all’estero.
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