Parquet economico: rinuncio davvero alla qualità?

Hai scelto di mettere il parquet come pavimento di casa, e ti sei accorto che il rovere ha costi molto diversi a seconda del produttore. La marca che costa di più giustifica il costo maggiore con una questione di qualità. Ci sono davvero differenze importanti sulla qualità? In questo post cercherò di spiegarti quali sono le differenze che puoi trovare tra un prodotto di qualità e uno che guarda al prezzo.

Innanzitutto pochi giorni fa ho dedicato un post (link) al parquet: ho spiegato che materiale è, le sue eccellenti qualità, e ho spiegato alcune delle opzioni che vanno valutate quando si decide di sceglierlo come pavimento di casa. Ti consiglio vivamente di leggerlo prima di procedere alla lettura di questo post, perché contiene alcune premesse che darò per scontate.

Parquet di Listone Giordano

Partendo da questioni salutari, la prima differenza l’ho già spiegata nel precedente post: il parquet di qualità NON contiene al suo interno il pentaclorofenolo, pericolosa sostanza chimica. Guardando la scheda tecnica del prodotto che ti piace troverai un riferimento esplicito a questa sostanza. Un’altra cosa a cui guardare è la provenienza del legno: questo perché se arriva da zone che hanno avuto a che fare con inquinamento nucleare, potrebbero conservare al loro interno una certa radioattività. Possiamo stare sereni se troviamo un rovere proveniente da Francia, Slavonia (Croazia), Scandinavia. Dopo avere tagliato un tronco, il passaggio successivo è la lavorazione e la finitura superiore. Alcuni produttori, per risparmiare, preferiscono far eseguire uno o più di questi passaggi in Cina. C’è chi sostiene che gli standard di sicurezza per i dipendenti in Cina siano gli stessi che in Europa, così come la qualità delle vernici utilizzate, e chi no. Ma una cosa penso sia oggettiva e inconfutabile: sicuramente non è una scelta che tiene conto della sostenibilità. Se un pavimento deve fare il giro del mondo due volte per essere venduto, stiamo sprecando tante risorse e inquinamento. Potresti riconoscere il parquet d’importazione cinese per la sua lunghezza: 186 cm è la lunghezza perfetta per ottimizzare gli spazi nei container, spesso quindi ha lunghezze simili a questa. Altro indizio può essere la controbilanciatura nei parquet multistrato: spesso viene fatta in pioppo (la Cina ha la più grande estenzione al mondo di foreste di pioppo). I produttori di qualità cercano di comunicare con la massima trasparenza la provenienza del loro rovere (infatti le aree europee che ho citato prima fanno riferimento alle foreste utilizzate dal più grande gruppo europeo e dal più importante produttore italiano), nonché la qualità delle vernici che utilizzano per la loro produzione. Ma la questione salutare non è l’unica differenza tra un produttore di qualità e uno più economico.

Dettaglio di un parquet di Boen

La sostenibilità è un’altra differenza sostanziale. Le aziende possono avere tutta una serie di certificazioni che riguarda la loro filiera produttiva, tra cui FSC, PEFC e Blue Angel (quest’ultima è tedesca, quindi non la troverai in aziende che limitano la loro attività nei confini nazionali). Queste certificazioni servono a garantire il modo di lavorare del produttore, per garantire che guardi all’ambiente e non solo al suo business in modo egoistico. Dedicherò un ulteriore post a questo argomento perché lo ritengo molto molto importante.

Cosa ne pensi di queste differenze? Potresti mai ignorarle per spendere qualche euro in meno al metro quadrato? Io non ce la farei assolutamente mai! Se hai dubbi o domande puoi accedere alla sezione “Domande & Risposte” e chiedermi qualsiasi cosa sul parquet!


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2 risposte a “Parquet economico: rinuncio davvero alla qualità?”

  1. cristiana

    ciao ho letto con interesse il tuo articolo sul parquet, mi chiedevo se posso stare tranquilla acquistando un parquet in rovere della Boen, se ne conoscevi la provenienza forestale, non vorrei fosse lituania…. come fare a saperlo?
    Temo la possibile radioattività, avendo bimbi piccoli…
    Ti ringrazio per la risposta
    Cristiana

    1. alexmenietti

      Ciao Cristiana, quale ansia ti dà la Lituania, curiosità? Boen è un’azienda proprio lituana, a me piace molto perché sono molto attenti al tema salutare. Sul loro sito trovi un bel pdf che ti aiuterà a valutare meglio il tema.

      Buona serata

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