È uno dei dubbi amletici: il pavimento per casa lo scelgo opaco o lucido? La risposta è una scelta soggettiva che dipende quasi esclusivamente dai gusti. Proprio così, quasi esclusivamente. Vediamo quindi insieme quali possono essere i fattori che influenzano la scelta.
LO STILE – Se stai cercando di creare una casa dallo stile classico con la volontà di avere a terra qualcosa di prestigioso, il lucido fa al caso tuo: penso per esempio al marmo. Se invece stai cercando di realizzare un’ambientazione moderna, semplice e lineare, la scelta non può che ricadere sull’opaco. Se questi sono i due estremi opposti, nel mezzo ci possono essere tante sfaccettature: una su tutte, la resina (o effetto resina), utilizzata abitualmente nel moderno nonostante tenda ad essere lucida.
IN BAGNO – Lo stile potrebbe già aiutarti nella scelta, ma per il bagno potresti valutare di scegliere un pavimento opaco: il lucido è infatti più scivoloso, e in un ambiente in cui capita spesso di avere dell’acqua a terra potrebbe non essere la tua scelta preferita.
TECNICAMENTE MEGLIO OPACO – Se le ragioni esposte fino a qua non bastassero a farti prendere una decisione, ti interesserà sicuramente sapere che la piastrella opaca è più resistente rispetto a quella lucida. Per ottenere una piastrella lucida è infatti necessario andare a “grattare” – seppur in maniera minima – la parte superficiale, riaprendo così un pochino i pori superficiali della ceramica: questo comporta che le piastrelle lucide siano più facili da rigare. Oltre a questo, è altresì più probabile che assorbano e rischino quindi di macchiarsi. Nulla di cui spaventarsi: il gres porcellanato non può comunque assorbire per più dello 0,5%, è previsto da legge e così rimane. Certo è che sull’opaco si arriva abitualmente a valori inferiori allo 0,1%.
PIASTRELLA LAPPATA O LEVIGATA? – Ci sono due possibili lavorazioni per ottenere piastrelle lucide: la lappatura o la levigatura. Qual è la migliore tra le due? Senza dubbio la lappatura, in quanto è una lavorazione meno invasiva e quindi diminuisce i rischi di cui ho scritto. Fortunatamente le ceramiche italiane ormai lavorano in maggioranza con la lappatura; al contrario, spesso, le produzioni estere (penso principalmente a Turchia e Cina) adoperano la levigatura.
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