Piastrelle: 3 cose da ricordare della Design Week

Si è concluso ieri il Salone del Mobile. Un evento che ha portato tante novità, che presto si vedranno in tutti gli altri ambiti dell’edilizia e dell’interior design, non solo nell’arredamento. Scopriamo quali sono le novità che toccheranno i pavimenti e i rivestimenti nei prossimi anni.

1. Sbarca in Italia lo stile Industrial

Fino a qualche mese fa era solo un sogno per gli amanti del genere, ma ora è realtà. In tal senso si era già visto qualcosa sui cataloghi di (poche) aziende di piastrelle, ma nessuno in realtà ci aveva puntato allo scorso Cersaie: c’è da scommetterci che invece alla prossima fiera della ceramica ne vedremo di ogni genere. Se c’è una novità che si sentirà forte, è questa: ci vorranno dei mesi, forse un paio d’anni perché entri nella testa delle persone e abbia successo, ma il primo passo è già stato compiuto. Come nasce lo stile industrial? Comincia ad emergere negli anni Ottanta, con il recupero e il riutilizzo di spazi dismessi, precedentemente adibiti ad uffici e fabbriche. Ha guadagnato particolare popolarità grazie al cinema e alle serie tv americane. Nei prossimi giorni ti proporrò diverse collezioni caratteristiche di questo stile.

2. Le lastre avranno davvero successo (quando i piastrellisti inizieranno a posarle)

Quando le aziende di ceramica arrivano ad affittare degli stand al Salone del Mobile per far vedere le proprie lastre in gres porcellanato con cui rivestire doccia, top e ogni altra superficie è perché sono convinta di poter vincere la sfida: le lastre avranno successo. Quindi aziende come Florim e Laminam stanno cercando di mostrarsi il più possibile al grande pubblico per cercare di diventare la vera alternativa alla Kerlite di Cotto d’Este. Va notato che le lastre hanno avuto un buon successo al Salone, in quanto hanno attirato parecchia attenzione: il problema restano i posatori, poco inclini ad accettare novità e che spesso diventano quindi l’ostacolo per la diffusione di questi nuovi formati. Sarà necessario solo del tempo perché anche i meno inclini al cambiamento si abituino, poi le lastre diventeranno la normalità. (Potrebbero interessarti questi articoli: “Le lastre ultra sottili: per sovrapposizioni…e molto altro” e “Come posare i nuovi grandi formati delle piastrelle”)

3. L’altra faccia della ceramica: la concezione

Le aziende di piastrelle che hanno partecipato al Fuori Salone, hanno puntato – oltre che sullo spessore ridotto – su prodotti dalla concezione particolarmente importante. È il caso per esempio di Naive Slimtech di Lea Ceramiche, ideata da Patrick Norguet, e che descrivono così: “I pattern, che ricordano linee a matita tracciati con cura, evocano un intreccio, una rete di segni casuale che emana un candore emozionante. La leggerezza e le dimensioni delle lastre sottolineano la delicatezza di queste linee che si incrociano e diventano imprevedibili. Un gioco di segni e di ritmo per superfici vibranti e misteriose declinabili in diversi colori“.

Nei prossimi giorni continuerò ad approfondire gli spunti che ci ha lasciato la Design Week, con collezioni di piastrelle industrial, con i trend che si sono visti per l’arredo del bagno e per il rivestimento della cucina. Ci sono ancora tante cose interessanti! 😉


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