Le prime piastrelle con grandi formati sono state realizzate su piastrelle spesse appena 3 millimetri: ti parlo di ormai 10 anni fa. Chiamato a volte anche gres laminato, è famoso anche con tutta una serie di nomi commerciali diventati molto popolari. Visto che ho ricevuto in diverse occasioni richieste di informazioni in merito a queste lastre super sottili, ne approfitto per scrivere questo post per approfondire meglio l’argomento.
I PRO DELLE PIASTRELLE SPESSE 3 MM – Hanno il grande vantaggio di avere uno spessore molto ridotto: questo si traduce in una maggiore facilità di trasporto e posa, in un minore peso caricato su solette e pareti, nonché in una grande comodità in caso di ristrutturazioni con bassi spessori a disposizione: spesso si può evitare così di intervenire sugli infissi per posizionarli in una posizione più elevata. Nonostante lo spessore di 3 millimetri la piastrella è a tutti gli effetti gres porcellanato, con tutti i benefici che ne derivano: è difficilissima da graffiare e non assorbe come minimo al 99,5%, quindi risulta molto difficile da macchiare.
I CONTRO DELLE PIASTRELLE SPESSE 3 MM – Beh, innanzitutto per essere precisi le piastrelle da pavimento sono spesse 3,5 millimetri anziché 3: questo perché dietro alla piastrella viene applicata una fibra di vetro per dare più robustezza alla lastra. Come spiega la norma UNI 11493 tra i rischi di queste piastrelle va tenuta in considerazione proprio l’adesione tra fibra di vetro e piastrella. Qualora si scelga di utilizzarle come pavimento, è essenziale che la lastra venga incollata con la doppia spalmatura (colla dietro alla piastrella e colla sul fondo di posa) e che vengano ben considerati sia i giunti di frazionamento sia la dimensione delle fughe. Per essere precisi tutte queste accortezze vanno sempre considerate, qualsiasi spessore abbia una piastrella di grande formato, ma aumenta ulteriormente d’importanza nel caso di piastrelle spesse 3,5 mm.
GIUDIZIO FINALE – Le piastrelle spesse 3 e 3,5 millimetri sono l’ideale per chi vuole fare un rivestimento con un basso spessore: proprio per la loro leggerezza sono molto utilizzate anche come rivestimento di mobili e di top, sia in cucina sia in bagno. Non è certo un problema utilizzarle anche come pavimento, ma solo nel caso in cui siano rinforzate con fibra di vetro e nel caso in cui il progettista che segue i lavori faccia rispettare alla lettera la fase della posa così come prevista dalla norma UNI 11493. Queste piastrelle – insomma – sono da considerare un prodotto tecnico e come tale vanno utilizzate.
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