C’era una volta il classico piatto doccia in ceramica bianca: sarebbe facile decidere cosa mettere a casa propria se negli ultimi anni non fossero usciti molti altri piatti in altri materiali… Ho pensato quindi di fare un bel riepilogo di materiali e caratteristiche disponibili sul mercato, in modo che il tuo prossimo piatto doccia possa essere esattamente come lo desideri!
AGGLOMERATO VERNICIATO (chiamato anche con molti altri nomi che alludono alla pietra) – È un mix di resina e polvere di pietra. Il risultato è un piatto doccia spesso solitamente 3 cm, che viene verniciato sulla parte estetica (sopra, sotto e di fianco) del colore desiderato. Solitamente ha una finitura che lo fa assomigliare una pietra (ragione per cui a volte questo piatto viene erroneamente chiamato “in ardesia”), ma diverse aziende li producono anche con altre finiture. Sebbene risulti uguale ai prossimi due piatti doccia di cui ti parlerò (Agglomerato con gelcoat, Solidtech), questo è il più economico e meno resistente. La verniciatura è infatti la finitura più soggetta a graffi: è infatti relativamente facile segnarlo e vedere la differenza di colore tra il supporto e la vernice. I produttori vendono allora dei pennarelli o degli spray per colorare eventuali graffi. La resistenza alle macchie è anche limitata: testandolo con il Betadine, resistono solitamente 1 minuto prima di cominciare a macchiarsi. Puoi approfondire leggendo questo post. VANTAGGI: bello esteticamente; alto 3 cm; costo ridotto, specialmente se d’importazione; risulta più caldo della ceramica; tagliabile in cantiere o in fabbrica. SVANTAGGI: resistenza a graffi e macchie limitata.
AGGLOMERATO CON GELCOAT (chiamato anche con molti altri nomi che alludono alla pietra) – Come il precedente è un mix di resina e polvere di pietra: la differenza sta nel fatto che anziché essere verniciato nella parte visibile per dargli il colore scelto, viene rifinito con del gelcoat. Il gelcoat ha uno spessore un po’ più consistente della vernice (circa 1 mm) e ne migliora quindi la resistenza sia ai graffi sia alle macchie (il Betadine inizia a macchiare dopo 24 ore). Puoi approfondire leggendo questo post. VANTAGGI: come il precedente è bello esteticamente; alto 3 cm; buon rapporto qualità-prezzo; risulta più caldo della ceramica; tagliabile in cantiere o in fabbrica. SVANTAGGI: resistenza a graffi ancora abbastanza limitata.
SOLIDTECH – Il Solidtech è il nome di una resina che viene lavorata a tutto spessore: questo significa che questo piatto doccia può essere graffiato con tutta la profondità che si vuole, ma la finitura e le proprietà del piatto non cambieranno. È la scelta migliore e definitiva per chi vuole un piatto doccia che riproduca l’effetto della pietra. Puoi approfondire leggendo questo post. VANTAGGI: bello esteticamente; alto 3 cm; massime prestazioni desiderabili da un piatto doccia in resina; risulta più caldo della ceramica; tagliabile in cantiere o in fabbrica; ripristinabile; ottimo rapporto qualità-prezzo.
CORIAN – È il massimo a cui si possa ambire parlando di resine. Il Corian è un materiale brevettato da DuPont nel 1967 e ampiamente utilizzato anche come top (sia in bagno che in cucina, sui prodotti di fascia più elevata). È composto per 2/3 da idrossido di alluminio (triidrato) e per 1/3 da resina acrilica (polimetilmetacrilato). Vantaggi: bello, sottile, ripristinabile e con forme che possono essere diverse dalle solite a cui siamo abituati; buona resistenza agli urti; come il Solidtech, graffi leggeri e macchie superficiali possono essere rimossi nella maggior parte dei casi con una spagna abrasiva e con l’utilizzo di un comune detergente. Svantaggi: ha costi elevati e non è disponibile nella variante effetto pietra che ci siamo abituati ad apprezzare in questi anni.
ACRILICO – A parità di dimensione e altezza, è il piatto doccia più economico che si possa trovare. Vantaggi: i piatti doccia possono avere forme molto particolari e belle esteticamente; inoltre i piatti in acrilico sono molto leggeri e antiscivolo. Svantaggi: se viene a contatto con fonti di calore o con gli ultravioletti del sole tende a ingiallire; se vengono lasciati residui di shampoo e sapone nel lungo periodo il piatto rischia di macchiarsi; non bisogna assolutamente mettere in contatto il piatto con sverniciatori, acetone, candeggina, profumi, dopo barba e disinfettanti molto aggressivi. Spesso vengono inseriti dei supporti metallici all’interno del piatto per dargli maggiore resistenza.
CERAMICA TRADIZIONALE – È il materiale che storicamente meglio conosciamo: negli ultimi anni è stato reinventato con spessori ridotti, arrivati a pareggiare quelli degli altri materiali. Si trovano comunque ancora in commercio (soprattutto nella grande distribuzione) anche quelli più vecchi alti 5, 6 e 10 cm. Ha colore bianco lucido. Vantaggi: quello alto 3 cm è la migliore soluzione per chi cerca il miglior rapporto qualità/prezzo su un piatto doccia che guardi più alla funzionalità che all’estetica. Svantaggi: i piatti doccia in ceramica tradizionale sono i meno accattivanti esteticamente, perché il bianco lucido non è la finitura più di tendenza. Laddove non sia presente del rilievo, il piatto doccia risulterà scivoloso.
CERAMICA OPACA – Nati a metà degli anni Dieci, sono la nuova frontiera dei piatti doccia in ceramica. Resistono più della ceramica tradizionale sia ai graffi sia alle macchie, sono belli esteticamente e hanno una finitura che risulta antiscivolo anche senza alcun tipo di rilievo (ovvio che il rilievo della ceramica ne aumenta il grip, cosa da tenere in considerazione soprattutto in caso di anziani e persone con difficoltà motorie). Se questi piatti doccia sono solitamente alti 3 cm, stanno nascendo in questi mesi anche le nuove varianti alte solamente 2 cm. Vantaggi: piatti doccia sempre più bassi, che possono essere facilmente installati filopavimento; ottima resistenza a macchie e graffi, che nessun altro materiale può raggiungere. Svantaggi: sono pochi i produttori a realizzare questi tipi di piatti doccia, quindi l’offerta è piuttosto limitata, soprattutto a livello di texture. I piatti doccia possono essere tagliati in fabbrica, non in cantiere, e il lato tagliato non deve rimanere a vista.
ACCIAIO – I costi sono allineati con quelli della ceramica tradizionale (costa poco di più), ma risulta più affascinante. Vantaggi: spessori ridotti e quindi di facile installazione filo pavimento, può essere smaltato in superficie per assumere differenti colori. Svantaggi: la finitura colorata superficiale può essere facilmente graffiabile; con detersivi aggressivi rischia di opacizzarsi; il rumore dell’acqua che cade sul piatto potrebbe essere amplificato, risultando fastidioso.
Adesso che hai scoperto tutti i materiali, hai già deciso quale vuoi scegliere per il tuo piatto doccia? Buona scelta!
Lascia un commento