Laminato, compositi a base di resina, fenix, vetro. Quale top è meglio scegliere per la cucina e il bagno? Ogni materiale ha i suoi pro e i suoi contro e, così, te ne propongo un altro che sta ottenendo sempre più successo: il gres porcellanato.
Il gres porcellanato – se non lo sapessi – è il risultato finale della cottura ad elevate temperature (1200-1300°C) di particolari argille: è il materiale che solitamente scegli nelle piastrelle come pavimentazione interna ed esterna. Grazie all’arrivo delle lastre (approfondisci qui), l’utilizzo del gres porcellanato si è esteso anche ad altri nuovi utilizzi: tra questi, la possibilità di fare il top e i lavabi direttamente con questo materiale.
COM’È FATTO IL TOP – Il tuo piano in gres porcellanato è solitamente composto da 3 cm di multistrato, sul quale viene messo un collante epossidico bicomponente e quindi incollata una lastra (solitamente di 3 mm di spessore). Questa lastra solitamente è Kerlite o Laminam, i due nomi commerciali delle lastre da 3 mm con maggiore successo: tuttavia, anche se quella che ti hanno proposto è una qualsiasi altra lastra in gres, non ti cambierà assolutamente nulla. Verifica giusto che sia italiana (siamo l’eccellenza mondiale nella ceramica).
PREGI – Chi non lo apprezza, di solito, parte con l’idea che “non voglio una piastrella come top”. Ma il gres del giorno d’oggi non è quello di vent’anni fa, chiamarla piastrella è riduttivo, quindi prova anche solo ad approfondire prima di dire di no. A livello estetico, innanzitutto, non troverai differenze rispetto ai laminati: che tu voglia una tinta unita, un effetto pietra o un effetto legno, troverai sicuramente la soluzione che fa per te. A livello funzionale invece resterai sorpreso. Non patisce né l’umidità né l’acqua (per almeno il 99,9%), non cambia colore (nemmeno se scegli il bianco puro!), è molto robusto, non patisce il calore e soprattutto è un materiale ecologico (cosa tutt’altro che scontata, in cucina). Non solo, normalmente puoi anche lavarlo con prodotti a base acida senza alcun tipo di problema! Inoltre puoi raggiungere una dimensione massima del top di 160x320cm senza avere una sola giunta.
A livello salutare – una mia fissazione – è forse il miglior compromesso: la parte più dannosa è il multistrato, in quanto contiene formaldeide, seppure in classe E1 (come anche i supporti in MDF che trovi dietro a laminati, polimerici e fenix). La colla epossidica serve a tenere insieme multistrato e gres anche qualora finisse dell’acqua sotto alla piastrella (e allo stesso tempo è una protezione aggiuntiva contro l’acqua stessa): certo, anche i collanti non sono mai salutari, ma anche qui non cambia nulla rispetto a laminato, polimerico e fenix. Cosa cambia allora? Che sopra al collante c’è la piastrella, che non contiene alcuna sostanza nociva. La lastra in gres non ha ricevuto alcun nanotrattamento (al momento oggetto di studio scientifico per capire se produce effetti negativi sull’uomo), non è riempita di resina per rimanere resistente ai graffi e non contiene solventi (cosa comune per gli agglomerati, siano essi chiamati quarzi, pietre o resine). Puoi dire lo stesso di un qualsiasi altro materiale per la cucina? Cambiando supporto alla base, il gres porcellanato potrebbe essere tranquillamente utilizzato nella bioedilizia come finitura di top (e mobili).
DIFETTI – Nulla è perfetto, e anche il gres porcellanato ha qualche aspetto negativo. Inizio con un aspetto tecnico: non è ripristinabile. Ovvio, se lo rompi è rotto, così come buona parte degli altri materiali (fanno eccezione il fenix e alcune resine). Su internet c’è chi si lamenta per gli spigoli un po’ fragili e chi dice che sia facile rompere la lastra quando ci cade sopra un oggetto: a mio avviso basta che chi fa il top incolli tutto bene con le classiche raccomandazioni che si fanno ai piastrellisti (a cominciare dalla doppia spalmatura). Se la paura per questi due aspetti rimanesse, puoi correre ai ripari. Puoi scegliere di inserire un profilo d’acciaio o d’alluminio dove c’è il raccordo a 90° delle piastrelle (così eventuali botte saranno date contro al metallo, non contro l’angolo della piastrella) e puoi scegliere una lastra più spessa (5 o 6 mm, anziché 3) se vuoi un top più robusto.
SPOILER – Personalmente ritengo il gres porcellanato il miglior compromesso tra salute ed estetica e per questo penso lo sceglierò un giorno per la mia cucina.
Lascia un commento