I rubinetti e miscelatori che abbiamo a casa sono fatti quasi tutti in ottone, a cui viene poi data una finitura esterna che può essere argentata lucida (“cromatura”), nera opaca, ramata e così via. Il punto di partenza è però sempre lo stesso: il rubinetto è fatto in ottone.
L’ottone è una lega composta da vari elementi, tra i quali solitamente rame, zinco e piombo. Viene lavorato per realizzare rubinetteria in varie parti d’Italia, principalmente nei distretti industriali del novarese (in Piemonte) e del bresciano (in Lombardia). C’è qualche altra produzione anche in Veneto e in Toscana. L’ottone è l’unico materiale con cui si producono i rubinetti, perché dal settore nautico negli ultimi anni abbiamo “rubato” l’acciaio inox, utilizzato oggi anche per miscelatori destinati al residenziale. Tuttavia l’ottone si presta a lavorazioni di più ampio spettro, che gli consentono di avere qualsiasi tipo di forma e quasi tutti i produttori di rubinetti in Italia lavorano quindi questa lega.
Come ti dicevo, nel tuo rubinetto quindi c’è il piombo. Il piombo è un elemento che può essere molto dannoso per la salute e per questo può essere contenuto nei rubinetti solo entro certe quantità limite imposte dalla legislazione. Il rischio è che il piombo possa contaminare l’acqua potabile che esce dal rubinetto: acqua che usiamo per cucinare la pasta, per lavarci i denti e per farci la doccia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ci insegna che il piombo si accumula nel nostro organismo, manifestando la sua tossicità già da concentrazioni di 80-100 microgrammi per litro nel sangue. Soprattutto nei primi utilizzi, i rubinetti possono rilasciare quantità di piombo che possono avvicinarsi – se non superare – questi limiti di concentrazione. Andranno poi a ridursi man mano che si utilizzerà il rubinetto, a meno che si verifichino casi di corrosione del rubinetto stesso (l’ottone resiste molto bene alla corrosione, per questo è stato storicamente la lega più utilizzata per la produzione di rubinetteria).
Quali soluzioni esistono, allora? Scegliere un rubinetto senza piombo, semplice. Per quanto anche agli addetti del settore possa sembrare una cosa strana e sconosciuta, da anni i produttori di rubinetteria che esportano negli Stati Uniti la utilizzano. Negli USA non vogliono avere piombo nei miscelatori, si è dedicata molta attenzione al tema. In Italia invece non è mai stata portata l’attenzione su questo tema. Grohe, per esempio, ha creato una linea denominata “Grohe Zero” in cui riduce del 90% il contenuto di piombo nei propri miscelatori. La bresciana IB Rubinetterie, invece, ha rimosso completamente il piombo da quasi tutto il proprio catalogo, insieme anche allo zinco. Quest’ultima azienda, che ho imparato a conoscere con piacere negli ultimi mesi, comunica bene i vantaggi di un rubinetto senza piombo e zinco: è un prodotto eco-friendly, anallergico e più attento alla salute. L’utilizzo di questa lega di ottone – ci tengo a evidenziarlo – non porta ad aumenti dei prezzi.
Un rubinetto molto economico di altre aziende rischia di creare danni maggiori? Se il rubinetto in questione è stato prodotto in Italia sei tutto sommato tranquillo, deve sottostare a un livello minimo di qualità e di sicurezza che ti permetterà di stare tranquillo, specialmente dopo i primi utilizzi. Se il rubinetto invece arriva dall’estero – magari anche lontano dall’Europa – bisogna stare più attenti e verificare quale tipo di ottone è stato utilizzato dal produttore, sempre che sia un’informazione reperibile. Se non è disponibile una certificazione dell’ottone utilizzato, personalmente, non lo valuterei mai per la mia casa.
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