Tavolo, mobili e top in gres: sarà questo il trend?

L’abbiamo visto al Cersaie 2015, poi al Salone del Mobile e infine nuovamente all’ultimo Cersaie. Il fatto di poter coordinare tra loro vari elementi della casa e poter usufruire dei pro della ceramica sembra far furore e così anche le aziende produttrici di ceramica cominciano ad attrezzarsi.

Tra i tanti ad aver proposto piastrelle con utilizzi inusuali al Cersaie c'era anche Fap, con la sua collezione Maku.
Tra i tanti ad aver proposto piastrelle con utilizzi inusuali al Cersaie c’era anche Fap, con la sua collezione Maku.

FINO AD OGGI – Ci si limitava all’iniziativa di singole aziende locali. In pochi si sono posti il problema di creare una soluzione per l’utente finale che vuole coordinare il top del mobile cucina o del bagno alla piastrella del pavimento. Eppure, spinto dalle foto sui cataloghi, dalle presentazioni negli eventi di settore e – perché no – visto che i top della cucina in gres porcellanato stanno diventando un interessante business (chiedere a Laminam per averne la testimonianza), finalmente cominciano ad emergere le prime soluzioni che rendono realizzabili queste personalizzazioni.

iris-1IRIS – Chi ci ha puntato maggiormente all’ultimo Cersaie è stato senza ombra di dubbio Iris. La sua meeting room aveva un sapore elegante, prestigioso e fortemente innovativo. Un’intera stanza rivestita di lastre che riproducono un effetto marmo che strizzava l’occhio al mercato estero: era infatti fatto di gres il pavimento e il rivestimento, ma anche il piano del tavolo, il mobile, il lampadario e la maniglia sulla vetrata d’ingresso. Solo le sedie non erano rivestite di gres porcellanato in quella stanza. La novità di Iris non è stata tanto nell’ambientazione, quanto nella facile realizzabilità della stessa. L’azienda, infatti, permette al cliente finale di ordinare la piastrella già lavorata e pronta per essere applicata in qualsiasi situazione.

NUOVI SCENARI PER L’INTERIOR DESIGN – Immagina di poter avere il top del mobile della cucina uguale al pavimento, o di poter avere in bagno una mensola (sulla quale appoggiare il lavabo) fatta uguale al rivestimento, quasi come fosse un’estensione della parete. Ormai già da un po’ di tempo si usano soglie e davanzali in gres porcellanato, ma ora tutto può essere coordinato anche ad altri elementi, permettendo di puntare sempre di più sul “less is more” tanto caro a chi ama il moderno. Oggi è ancora una soluzione di nicchia, riservata a pochi clienti: scommettiamo però che entro due anni al massimo vedremo davvero persone interessate a coordinare i vari elementi della casa al pavimento?


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